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Conferimento Premio SISCALT “Lorenzo Riberi” 2020 e 2021

22 novembre 2021 No Comment


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Premio Lorenzo Riberi 2020

La Giuria, composta da Gabriele B. Clemens (Universität des Saarlandes), Stefano Cavazza (Università di Bologna, Presidente della giuria), Andrea di Michele (Libera Università di Bolzano) Christof Dipper (Technische Universität Darmstadt), Edoardo Tortarolo (Università del Piemonte Orientale), ha preso in esame i saggi: Nicola Bassoni, Karl Haushofer as a “Pioneer” of National Socialist. Cultural Diplomacy in Fascist Italy, in «Central European History» 52 (2019), 424–449; Costanza Calabretta, Il colonialismo tedesco in mostra a Berlino, in «Zapruder», n. 48, gennaio-aprile 2019, pp. 143-147; Amerigo Caruso, Antifemminismo femminile? Luise Hensel, Ida Hahn e Marie Nathusius nella seconda metà dell’Ottocento, in «Contemporanea» 22 (2019), pp. 503-530. La giuria ha espresso unanime valutazione positiva su tutti e tre i saggi pervenuti che si segnalano per rigore metodologico, qualità analitica e innovatività, e ha assegnato all’unanimità il premio Lorenzo Riberi 2020 al saggio Amerigo Caruso, Antifemminismo femminile? Luise Hensel, Ida Hahn e Marie Nathusius nella seconda metà dell’Ottocento, in «Contemporanea» 22 (2019), pp. 503-530.

 

Motivazione

Il saggio di Amerigo Caruso è un contributo storiografico nuovo e originale che affronta un tema finora poco esplorato: l’antifemminismo femminile del mondo cattolico tedesco nel XIX secolo e le reti della sua sorprendente diffusione. Attraverso la ricostruzione delle biografie e l’analisi delle opere di esponenti femminili della cultura conservatrice cattolica, Luise Hensel, Ida Hahn e Marie Nathusius, Caruso esplora la reazione che il mondo femminile cattolico conservatore ebbe nei confronti delle prospettive di emancipazione femminile sostenute dai movimenti liberali e progressisti. Dopo aver analizzato il contesto politico e culturale in cui il pensiero cattolico maturò le proprie posizioni contro le dinamiche emancipatorie dei movimenti femministi, rifiutandone l’impostazione e pur perseguendo a tratti una propria visione di emancipazione femminile, l’autore si concentra sull’analisi delle opere delle tre autrici. Caratterizzate da parabole di vita personali diverse, le tre letterate finirono per convergere nel sostegno ad una visione conservatrice del ruolo della donna che diffusero all’interno delle loro opere.  Per mezzo dei loro scritti e del loro inserimento nelle reti intellettuali conservatrici, esse diedero un contributo importante alla diffusione del pensiero femminile cattolico conservatore. Le tre autrici, oggi in gran parte dimenticate, ebbero grande successo non solo nei paesi tedeschi, ma anche in altri paesi europei riuscendo in tal modo da influenzare intere generazioni di donne con le loro pubblicazioni religiose, moralizzatrici e sentimentali. Per questa via Caruso riesce così a mettere in evidenza e a dimostrare l’esistenza di un conservatorismo cattolico attivo e influente a livello transnazionale che poteva diffondersi grazie ad una rete di riviste cattoliche e alle traduzioni dei libri. Il saggio di Caruso – scritto con precisione, ma anche in una maniera scorrevole e piacevole per il lettore – si basa su un’accurata analisi delle fonti, in larga parte poco o per nulla note, e in tal modo giunge a formulare una meditata interpretazione che tiene conto delle acquisizioni più recenti della storia delle religioni, della storia delle emozioni, della storia dei media e della storia di genere. Il contributo risulta pertanto originale e innovativo e apporta un significativo miglioramento alle nostre conoscenze sul tema. Per questa ragione la giuria ha assegnato il premio Lorenzo Riberi 2020 per il miglior saggio pubblicato da un giovane studioso ad Amerigo Caruso per il saggio Antifemminismo femminile? Luise Hensel, Ida Hahn e Marie Nathusius nella seconda metà dell’Ottocento, in «Contemporanea» 22 (2019), pp. 503-530.

Il Presidente della Giuria

Stefano Cavazza

 

Premio Lorenzo Riberi 2021

 

La Giuria, composta da Gabriele B. Clemens (Universität des Saarlandes), Stefano Cavazza (Università di Bologna, Presidente della giuria), Andrea di Michele (Libera Università di Bolzano) Christof Dipper (Technische Universität Darmstadt), Edoardo Tortarolo (Università del Piemonte Orientale), ha preso in esame i volumi: Gustavo Corni, Weimar: la Germania dal 1918 al 1933, Roma, Carocci, 2020, Gian Enrico Rusconi, Dove va la Germania? La sfida della nuova destra populista, Bologna, Il Mulino 2019, Maria Passaro, Artisti in fuga da Hitler. L’esilio americano delle avanguardie europee, Bologna, Il Mulino, 2018. La giuria ha espresso unanime valutazione positiva su tutte e tre le opere pervenute che si segnalano per rigore metodologico, qualità analitica e innovatività e ha assegnato il premio Lorenzo Riberi 2021 per l’opera senior al volume Gustavo Corni, Weimar: la Germania dal 1918 al 1933, Roma, Carocci, 2020.

 

Motivazione

Il volume Gustavo Corni, Weimar: la Germania dal 1918 al 1933, Roma, Carocci, 2020, è il punto di arrivo di una lunga e proficua carriera dedicata allo studio della storia tedesca contemporanea da parte di un autore che è stato uno dei punti di collegamento più importanti nel campo della storia contemporanea con la storiografia tedesca. Possiamo qui solo ricordare gli importanti studi sulla Prussia e sulla politica agraria del nazionalsocialismo e sulle politiche antisemite e di occupazione naziste. L’opera si segnala prima di tutto per lo sforzo compiuto per offrire una ricostruzione complessiva della repubblica di Weimar, un’operazione complessa e non facile che si inserisce nel solco di esperienze precedenti, come l’importante opera di sintesi dedicata alla storia complessiva delle Germania e che qui invece si concentra su un’analisi approfondita di un periodo cruciale della storia europea. Basata su una conoscenza ampia e approfondita della storiografia tedesca, l’opera si presenta come un impegnativo lavoro di sintesi su un tema di grande rilevanza storica di cui vengono esplorate molteplici dimensioni. In secondo luogo, il volume ha il merito di essere la prima storia complessiva della repubblica di Weimar prodotta dalla storiografia italiana dagli anni Settanta. Sotto questo profilo, dunque, il volume rappresenta un significativo ampliamento della conoscenza sul periodo e offre un significativo aggiornamento delle conoscenze sul tema alla platea degli storici e degli studenti italiani.  L’opera si segnala dunque per la completezza nell’uso della letteratura secondaria, con particolare attenzione alla discussione storiografica di lingua tedesca sull’argomento.

In tal modo il volume ha il merito di diffondere ed arricchire la conoscenza in Italia della ricerca in lingua tedesca sulla repubblica di Weimar al di là delle ristrette cerchie di specialisti.  Di particolare originalità e innovatività appaiono le parti dedicate alla questione delle donne e al problema dell’antisemitismo rispetto al quale Corni ha potuto proficuamente attingere alle sue precedenti ricerche. Per queste ragioni la commissioni all’unanimità ha conferito a Gustavo Corni il premio Lorenzo Riberi 2021 per l’opera Weimar: la Germania dal 1918 al 1933, Roma, Carocci, 2020.

Il Presidente della Giuria

Stefano Cavazza

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